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lunedì 10 novembre 2008

GRAFOMANIA

“ L’irrefrenabile crescita della grafomania tra uomini politici, tassisti, partorienti, amanti, assassini, ladri, prostitute, prefetti, medici e pazienti, mi dimostra che ogni uomo, senza eccezione, porta in sé uno scrittore virtuale, sicché tutto il genere umano potrebbe a buon diritto scendere per strada e gridare: siamo tutti scrittori!
Tutti, infatti, soffrono all’idea di scomparire non visti e non uditi in un universo indifferente, e per questo vogliono, finché sono in tempo, trasformare se stessi nel proprio universo di parole.
Quando un giorno (e sarà presto) dentro ogni uomo si sveglierà lo scrittore, saranno tempi di sordità e incomprensione universali”

Milan Kundera, Il libro del riso e dell’oblio

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