Nonna, nonna che orecchie grandi hai! E' per ascoltarti meglio

sabato 18 settembre 2010

FINESTRA, O DEL CORTILE




La natura, fuori,
non collabora.
Immobile si specchia come sempre,
ignora il mal di stomaco
l'affanno delle viscere,
e non sa nulla dell'entusiasmo armato,
del dire che finalmente abbiamo osato.

Sguardi di foglie, sproloqui di rami
cielo già troppe volte nominato:
non per chiamare voi, sangue di stecchi,
mi affaccio, ora, a me stessa, dalla soglia
delle cose che puramente stanno.


E' per un astio frigido
d'essere carne intelligente,
memore, serva dei segni,
e senza sonno.
E che sia questo il dono.

sabato 4 settembre 2010

Itaca

Ho faticato a lungo per recuperare l'indirizzo di posta e la password collegati a questo blog, quindi questo sarà un post di pura esultanza rilassata. Ce l'ho fatta. Scartando identità dopo identità, ho trovato quella giusta e il resto lo hanno fatto le domande personali: il nome del mio primo cane, del primo ragazzo che mi ha baciata, della mia maestra, di mia madre, tutto quello che fa di me un essere umano unico e irripetibile, insomma.
Ora non ho più scuse, che non è un bel modo di vivere, ma per chi vuole scrivere un diario in pubblico e non è sufficientemente esibizionista, avere esaurito i nonposso è un passaggio necessario.